Studi e mostre sul Futurismo

Un apporto particolarmente notevole anche per quantità di contributi, è quello relativo al Futurismo, movimento accostato da C. fin dal 1941 con la frequentazione di F. T. Marinetti. (Vedi supra). Nel 1953 C. organizza su invito di G .C. Argan una grande rassegna di Umberto Boccioni (nato a Reggio Calabria) nel Palazzo delle Esposizioni a Roma, in occasione della Mostra La vita nell’arte nel Mezzogiorno d’Italia, e cura gli apparati illustrativi e filologici della monografia su Umberto Boccioni di Argan e C. (21), pubblicando una grande quantità di inediti e ristabilendo, in base a documenti rinvenuti presso la sorella del pittore a Verona, le date dei dipinti futuristi dell’artista, fino ad allora per lo più errate. C. delinea così la prima biografia completa di Boccioni e ne cura l’antologia degli scritti. Comincia di qui la sua rivalutazione del Futurismo, rivalutazione di cui è stato il promotore più precoce e penetrante interprete, pioneristico nell’ applicazione della filologia allo studio dell’arte contemporanea, con saggi fondanti sull’insieme del movimento, su Marinetti, Boccioni, Balla, Carrà, Severini, Soffici, Prampolini, Crali e altri, i rapporti con il Futurismo russo e le avanguardie europee. (Senza con questo voler sottovalutare gli importanti contributi di Enrico Crispolti e in seguito di Claudia Salaris).
Il suo libro già citato Le due avanguardie. Dal Futurismo alla Pop Art, pubblicato in prima edizione nel 1966, contiene dodici scritti dedicati a Boccioni e ad altri maestri e aspetti del Futurismo, dal 1958 al 1966 (22). I contributi al Futurismo seguono con altri saggi, volumi e mostre (tra cui il volume Dinamismo e Simultaneità nella poetica futurista,tradotto in più lingue) in una vasta bibliografia scientifica (23), trascurando articoli minori o di divulgazione. Dopo aver pubblicato Boccioni. Opera completa, Milano 1982 in collaborazione con E. Coen, C. sta ora per pubblicare un nuovo Catalogo Generale dell’artista, in collaborazione con A. Dambruoso.
Dopo aver ricostruito le  datazioni esatte e pubblicato una notevole quantità di inediti, C. ha affrontato la poetica del Futurismo sotto vari aspetti, privilegiando la robusta figura di Boccioni. Ha contestato la tesi che vede il movimento futurista legato al Fascismo, Fascismo che è decisamente posteriore alla nascita del movimento stesso: l’apporto fondamentale del Futurismo si inquadra infatti nel secondo decennio del XX secolo, con coloriture nazionaliste ma anche anarchico-socialiste e radicaleggianti, pur trovando in seguito in Marinetti, acceso nazionalista, interventista (come però molti altri intellettuali) e indubbiamente “esteta della guerra” (da lui sentita come rivoluzione), un adepto del Fascismo: tuttavia autonomo e problematico. ( C. ha rivisitato anche il “Manifesto del partito futurista italiano” del 1918 che espone un pensiero dalle coloriture “radicali”. Marinetti fu comunque l’unico intellettuale italiano a protestare vivacemente sulla stampa per i provvedimento razziali contro gli ebrei). C. ha poi soprattutto messo in luce per la prima volta, attraverso una attenta analisi dei “Manifesti” e delle opere, gli apporti futuristi al dadaismo del Cabaret Voltaire, alla scrittura automatica del Surrealismo, all’uso di materiali extrapittorici attraverso il “polimaterismo” boccioniano e prampoliniano, con una serie di anticipazioni fino alla Pop Art. Quest’ultima intuizione è stata confermata da una dichiarazione rilasciata da G. Segal pochi anni prima della sua scomparsa (v. catalogo della mostra di Segal tenutasi a Milano nel novembre 1994 nella Galleria “Lorenzelli Arte”, edizioni Charta, p. 23)
In sostanza il Futurismo italiano è stato radicalmente rivistato da C., approfondito nelle sue motivazioni e poetiche, chiarito nelle sue date, nel suo dare e nel suo avere, e consegnato così, totalmente ristrutturato criticamente, alla grande mostra Futurismo e Futurismi curata da Pontus Hultén nel 1986 in Palazzo Grassi a Venezia, che segnò un deciso attenuarsi della ostilità al Futurismo della cultura italiana, e l’avvio di numerose mostre in seguito dedicate, senza più alcuna riserva ideologica, al movimento marinettiano in Italia e all’estero, fino alle recenti manifestazioni per il centenario del Manifesto di fondazione. (Tra cui purtroppo la pessima mostra parigina poi trasferita a Roma che, a cura di E. Coen, sostanzialmente insiste sull’anacronistico pregiudizio che il Futurismo figurativo sia una forma minore di Cubismo. Per le valutazioni di C. sul lavoro scientifico della Coen, si veda Ester l’Expert. Leggerezze su Boccioni, in “Storia dell’Arte”, n. 119, gennaio-aprile, 2008, pp. 131-170)

 

Note
21) G. C. Argan – M.C., Umberto Boccioni, Roma De Luca Editore, 1953. Nella monografia C. cura la scelta degli scritti, i regesti, la bibliografia, il catalogo delle opere e l’apparato illustrativo.
22) Il futurismo di Boccioni: formazione tempi, del 1958; Postilla a Boccioni, del 1958; Boccioni e Previati, del 1961; Balla e Boccioni, del 1960; Balla, una camera da letto, del 1965; In morte di Carrà, del 1966; Il futurista Sant’Elia, del 1959; Il Futurismo e le avanguardie, del 1959; Importanza di Marinetti, del 1964; Cinque sintesi di Marinetti e il teatro radiofonico, del 1964; Il problema del secondo Futurismo, del 1958; Futurismo, del 1965.
23) Dinamismo e simultaneità nella poetica futurista (con un capitolo su Futurismo e Orfismo e un altro sul Futurismo russo), Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1967, pp. 448 con numerose ill.ni. Tradotto in lingua tedesca con esclusione del Capitolo sul Futurismo russo e dell’antologia critica: Der Futurismus. Kunst und Leben, Benedict Taschen Verlag, Bonn 1987, pp. 238 con ill.ni nel testo. Tradotto inoltre in lingua inglese, francese e giapponese; Il Futurismo, Fratelli Fabbri Editori, Milano 1970, pp. 7- 24 e 87-101 + 40 tavole; Il Futurismo e le avanguardie, in cat. della mostra Arte Italiana. Presenze 1900-1945, a cura di Pontus Hulten e G. Celant, Palazzo Grassi, Venezia, 1989, Milano 1989, pp. 59-67; Lettera al capo del Futurismo, in  “Art e Dossier”, maggio 1986, pp. 4-5; Futurismo, Balla e Marinetti. I miei ricordi, la mia passione…., in “I viaggi di Repubblica”, II, 10, 8 gennaio 1998; Zum Futurismus, pp. 7-11 in Futurismus 1909-1917, cat. della mostra omonima nella Städtische Kunsthalle di Düsseldorf, marzo-aprile 1974; Un bilancio del futurismo, in I giovedì culturali di Montecatini. Relazioni e interventi, Firenze 1990, pp. 37-45; Voce Futurismo artistico in “Enciclopedia del Novecento”, vol III, pp.131-136 + 26 ill.ni, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 1979; Voce Boccioni Umberto in “Dizionario Biografico degli Italiani”, 11, Roma 1969, pp. 96-98; Boccioni. L’opera completa, con E. Coen, Electa Editrice, Milano, 1983, pp. 128 di testo di C., e 327 pp. di catalogo generale a cura di E. Coen con la consulenza di C.; Umberto Boccioni e l’amico Mario Nicotra, Galleria d’Arte Russo, Roma, Stampa Italprint ’90, 2000, pp. 94 con ill.ni nel testo (Tempere disegni inediti, incisioni inedite, poesie e scritti inediti di Boccioni); Boccioni nel Mezzogiorno d’Italia, in Umberto Boccioni. Disegni e incisioni della Galleria Nazionale di Cosenza, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2003: è il catalogo di una mostra omonima tenutasi a Cosenza con la consulenza scientifica di C.; Boccioni prima del Futurismo, in Boccioni prefuturista, mostra a cura di M. C. (Presidente del Comitato Scientifico), E. Coen, A. Greco tenutasi a Reggio Calabria Museo Nazionale, luglio-settembre 1983 e a Roma, Palazzo Venezia, ottobre 1983; Boccioni, gli scritti giovanili, in cat. della mostra Omaggio a Boccioni, a cura di B. Corà, T. Sicoli e C. Soderegger tenutasi a Lugano e a Cosenza tra il 2009 e il 2010 (Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2009, pp. 26-39 con versione in inglese); Umberto Boccioni: incisioni e disegni scelti e annotati da Maurizio Calvesi, Firenze, La Nuova Italia Editrice, 1973 (ripubblicato dalla stessa Casa Editrice nella serie “Strumenti” nel 1983, pp. 20 + 24 e 60 tavole); Un Boccioni ritrovato e il tema dialettico della spirale, in “Paragone”, luglio- settembre 1976, pp. 236-265; Dal tulle all’occhio di vetro [Boccioni], in “Arte e Dossier”, n. 12, aprile 1987, pp. 21-23; Boccioni scrisse a Longhi, in “Arte e Dossier”, n. 12, aprile 1987, p. 23; Boccioni nella collezione Ingrao, Ed. Ilisso, Cagliari 2001, pp. 79 con ill.ni nel testo tra cui 22 dipinti e disegni inediti; Boccioni e Roma. La città che “cresce”, in “Storia dell’Arte”, n. 102, maggio-agosto 2002, pp. 113-119; Precisazioni sulla polemica tra Apollinaire e Boccioni e sul Manifesto dell’Antitradition, in Apollinaire e l’avanguardia, in “Quaderni del Novecento Francese”, 1, 1980, pp. 287-300; recensione di M. C. a G. Agnese, Boccioni da vicino. Pensieri e passioni del grande futurista, Liguori Editore, Napoli 2008, in “Storia dell’Arte”, n 125/126, gennaio-agosto 2010, pp. 260-262; recensione di M. C. a M. Caracciolo Chia, Una parentesi luminosa: l’amore segreto fra Umberto Boccioni e Vittoria Colonna, Adelphi, Milano 2008, in “Storia dell’Arte”, n 125/126, gennaio-agosto 2010, pp. 262-267; Futurismo e Avanguardia in Atti del Convegno Internazionale Il Futurismo nelle Avanguardie,  4 – 6 febbraio 2010, Palazzo Reale, Milano, Ponte Sisto Edizioni, Roma 2010; Un miracolo futurista, in “Storia dell’Arte”, n 132, maggio-agosto 2012, pp. 148-158; Da comparsa a leader del Futurismo artistico. Giacomo Balla e l’arte applicata, in F. Benzi (a cura di) Balla. Dipinti, moda futurista, arti applicate, Leonardo Arte, Milano, 1996, pp. 13-17 con traduzione in inglese (From Follower to Leader of Artist Futurism. Giacomo Balla and the Applied Arts); La luce di Balla, in cat. della mostra Trentaquattro paralumi di Giacomo Balla tenutasi a Roma a cura di M. C. nella Galleria dell’Emporio Floreale, Roma 1976, pp. 1-6; Giacomo Balla o dell’originalità come isolamento, in cat. della mostra Giacomo Balla dall’Autospalla all’Autodolore. Opere 1902-1947 tenutasi nella Galleria Arco Farnese, Roma, nov. 1994- genn. 1995; Voce Balla Giacomo in “Dizionario Biografico degli Italiani”, 5, Roma 1963, pp. 560-563; Attraverso Marinetti, pp. 7-33 del volume F. T. Marinetti di C. Salaris con interventi di M. C. e L. Marinetti, Firenze, La Nuova Italia Editrice, 1988; Marinetti, inventore dell’avanguardia, alle pp.11-28 di M. C. e altri, Marinetti e il Futurismo, Edizioni De Luca, Roma 1994; Marinetti e il Futurismo oggi, in “La Fiera Letteraria”, 25 ottobre 1964; Importance de Marinetti, in G.C. Lemaire (a cura di), F.T.Marinetti, Centre Georges Pompidou, 1984; Marinetti e le avanguardie francesi, in La cultura letteraria italiana e l’identità europea, Atti del Convegno tenutosi a Roma presso L’Accademia Nazionale dei Lincei nell’aprile 2000, Roma 2001, pp. 351-358; Filippo Tomaso Marinetti, La Nuova Italia, Firenze 1988 (con altri testi di C. Salaris  e  Luce Marinetti); Nel triangolo di Severini, in “L’Espresso”, 24 maggio 1967; La regola di Severini, pp. 14-19 del cat. della mostra Gino Severini dal 1916 al 1936 a cura di M. Vescovo, Il Quadrante Edizioni, Torino 1987; Carrà, in “Le Ore”, n. 17, aprile 1966; Fotodinamismo futurista. Anton Giulio Bragaglia, Einaudi, Torino 1970 (II ed. 1980), con saggi di M. C. e altri; Giovanni Korompay, Roma Arti Grafiche Tamari, 1960; Giovanni Korompay presentazioni delle mostre a Venezia, Palazzo Bevilacqua La Masa (18-30 ottobre 1958); Ferrara, Galleria del Bulino (luglio 1959); Bologna, Galleria La Loggia (1985); Crali aeropittore futurista, in cat. della mostra Tullio Crali tenutasi a Trieste, Palazzo Costanzi, agosto 1976, pp. 7-12.