La professione e gli incarichi

Esordisce negli studi sull’arte del Cinquecento con l’articolo Contribution de Gian Paolo Lomazzo à la critique des “Fiamminghi” in “Les Arts plastiques” (Editions des Arts Plastique, Bruxelles), n. 2, agosto-settembre 1951, pp. 131-134, e con il già citato saggio (vedi nota 1) sul Peterzano. Al 1953 risale la sua prima pubblicazione su Boccioni (vedi oltre). Nel 1954 dedica una monografia a Roberto Melli. Nel 1955 vince il concorso per Ispettore nell’Amministrazione delle Belle Arti ed è assegnato alla Soprintendenza alle Gallerie di Bologna e dell’Emilia Occidentale; nel 1958 assume la direzione della Pinacoteca di Ferrara, acquisita nello stesso anno allo Stato. Nell’autunno del 1959 C. si trasferisce alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dove svolge il ruolo di Vicedirettore (essendo Direttrice Palma Bucarelli). Nel 1964 assume la direzione della Calcografia Nazionale fino al 1967, anno in cui è vincitore di una cattedra di Storia dell’Arte nell’Accademie di Belle Arti.
L’interesse verso i Beni Culturali e la loro difesa non è mai tramontato negli interessi di C., che ha prodotto un ampio numero di scritti, soprattutto come pubblicista di importanti testate di quotidiani e settimanali, intorno ai temi dei musei, delle esportazioni, dei furti, degli acquisti di opere, di integrità del territorio. Dal 1967 insegna nelle Accademie di Carrara e di Roma. Nel 1969 vince il concorso universitario come ordinario di Storia dell’Arte e svolge il suo ruolo di docente nella Facoltà di Lettere di Palermo dal 1970 al 1977. In seguito ricoprirà dapprima la terza cattedra di Storia dell’Arte Moderna della Facoltà di Lettere, Università “La Sapienza” a Roma, quindi la prima cattedra nella stessa Facoltà dove è stato Direttore dell’Istituto e poi del Dipartimento di Storia dell’Arte fino all’ottobre del 2002. Nel 2003 è nominato Professore Emerito presso la Facoltà di Lettere della “Sapienza”.
Dal 1979 al 1982 fa parte del Consiglio Direttivo della Biennale di Venezia, di cui dirigerà poi, il settore Arti Visive curando le Biennali del 1984 e del 1986 (vedi oltre). Dal 1983 al 1988 e dal 1992 al 2001 è dapprima Vicepresidente, poi Presidente del Comitato per i Beni Artistici e Storici nell’ambito del Consiglio Nazionale per i Beni Culturali, e presidente delle riunioni congiunte delle varie sezioni. Dal 1983 è socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, e dal 1988 come socio nazionale. Inoltre è socio dell’Accademia di San Luca, dell’Istituto di Studi Romani e dell’Accademia Clementina di Bologna.
Dal 1993 al 2000 dirige il “Museo-Laboratorio per l’arte contemporanea” dell’Università “La Sapienza” di Roma (vedi oltre). Dal 2001 presiede la Fondazione Burri (“Fondazione Albizzini-Collezione Burri”) di Città di Castello, dove ha promosso numerose mostre dell’artista in Italia e all’estero, fino alla recente e totale rivalutazione del Maestro negli Stati Uniti, dove inizialmente Burri non aveva incontrato il dovuto successo di critica e di mercato. Dal 2005 al 2010 è stato Direttore della “Fondazione Mastroianni” ad Arpino. E’ consulente della “Fondazione Marino Marini” a Pistoia. Presiede il Comitato Scientifico dello “Studio Fabio Mauri” (Associazione per l’arte. Esperimento nel mondo). Dal 2001 ha curato  la raccolta d’arte del XX secolo del Ministero degli Affari Esteri. (Si veda in ultimo il catalogo Cento anni di Arte Italiana alla Farnesina, a cura di C., con suo saggio introduttivo, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 2006, pp. 17-35).
Nel 1999 ha fatto parte della Commissione del Ministero del Tesoro incaricata di scegliere le immagini d’arte per le nuove monete dell’Euro, in seno alla quale ha auspicato una scelta che documentasse l’arte italiana nella sua continuità, ovvero anche nei suoi aspetti ottocenteschi e novecenteschi. Le immagini della Mole Antonelliana e di Continuità delle forme uniche nello spazio di Umberto Boccioni, nei rovesci di 2 e 20 cent., sono stati proposte e ottenute da C., vincendo pregiudizi ‘accademici’.
Dal 1969 al gennaio 1992 (numero 74) è redattore della rivista quadrimestrale “Storia dell’Arte” fondata e diretta da G.C. Argan, quindi, dal numero 75, ne è il Direttore. La rivista ha raggiunto attualmente il n. 133 (settembre-dicembre 2012). Nel 1984 fonda la rivista mensile “Art e Dossier” e ne è Direttore scientifico fino al 1995 (per 103 numeri). (4)
Dal dicembre 1997 è Direttore scientifico  della rivista mensile “Ars”, che con la fine del 2001 cessa le pubblicazioni (45 numeri). Tra il 1968 e il 1972 è titolare della critica d’arte del più importante settimanale italiano (“L’Espresso”) e tra il 1972 e il 1978 è titolare della critica d’arte del maggior quotidiano italiano (“Corriere della Sera”). Con il 1979 riprende per alcuni anni le collaborazioni all’ “Espresso”.
Le città di Arpino, Bagheria, Tropea lo nominano Cittadino Onorario.

 

Note
4) Spiace di dover precisare che la direzione della subentrante Dott.ssa G. Mori è durata dodici anni e non venti, come la stessa afferma nel suo “Addio” alla rivista del gennaio 2008, sembrando rivendicare a se stessa, peraltro, l’originale ideazione e impostazione della rivista, che spettano invece a C. e al primo editore Piero Gamacchio, come del resto l’introduzione della Rubrica Iconologica, la prima in una rivista colta di divulgazione.